Dove appare la Madonna?
Appunti etnografici su un caso di apparizioni mariane.
Dal mascherone nobiliare alla città vetrina
Estetica del rifiuto nei borghi patrimonio UNESCO.
Che fine ha fatto la tassidermia
Oggi viene sfruttata a fini scientifici, artistici e personali. Un viaggio tra storia, etica e nuove forme di bellezza di un’arte sospesa tra la vita e la morte.
Rovesciare la sfinge europea
Appunti per una critica alla logica dei bandi per i finanziamenti alla ricerca.
Vivono, indifesi sotto la notte
Arte e affetti, storia e archivio dell’AIDS in Italia.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.
Cristalli, ossa e corrosioni
James Hoff e Robert Smithson: suoni e land art nell’intervallo tra le cose.