




Nuove narrazioni del lavoro
Come la presa di consapevolezza dello sfruttamento passa attraverso esperienze concrete.


La vita è un’ideologia fondata sul lavoro
Una riflessione a partire da After Work, il documentario di Erik Gandini che affronta il rapporto tra vita e lavoro.

Roland Barthes, l’incompiuto
Dagli anni della giovinezza alla morte improvvisa, un profilo dell’intellettuale francese.

Dall’istruzione alla formazione
Una critica alla più recente riforma della scuola italiana.

Colpevoli di privilegio
Possibilità e limiti del richiamo al privilegio nelle battaglie contro l’ingiustizia sociale.

Martin Amis, gli scrittori e i lettori
Un profilo dell’autore inglese tra esercizio critico e tecnica narrativa.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.

Iconografia del feto
La costruzione scientifica e culturale della “sacralità” del feto: un estratto da Gender tech di Laura Tripaldi.
