Bruce Lee, Bruce Li, Bruce Le
La proliferazione cinematografica dei finti Bruce Lee.
Estinguiti, umano!
Le credenze e i dilemmi del Movimento per l’estinzione volontaria: un estratto da Troppi.
Alpi future
Lo stato delle montagne nel nuovo numero di The Passenger, tra retaggi culturali e nuovi scenari.
Poetica del glitch
Tre percorsi di poesia contemporanea che esplorano il confine tra natura e tecnologia.
Natura contro natura
Cos'è oggi la natura come metafora, utopia, illusione, passato della specie.
Nella guerra l’io si rompe
Peter Flamm, Gabriel Chevallier, Ingeborg Bachmann e altri tentativi letterari contro l’orrore.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.