




Acque sovrane, di guerra e propaganda
Le risorse idriche sono sempre più spesso al centro di conflitti: come bene di scarsità, leve geopolitiche o strumenti di influenza economica. Una riflessione sull’autoritarismo idrico a partire dal caso del lago Sevan in Armenia.


Quantofrenia, la patologia dell’anima misurata
L’epoca della datificazione della realtà e della crisi della narrazione.

La polemica si risolve con la politica
Un intervento sullo spunto di Grazia Verasani. Per ripensare le comunità di lettori e lettrici.

Quando gli animali parlano la stessa lingua
Esistono sempre più prove che umani e non umani sanno utilizzare un linguaggio comune. Spesso lo fanno per collaborare nella ricerca di cibo, ma anche il modo in cui comunicano emozioni e ingiustizie è molto simile.

Un paesaggio di meno
I luoghi minimi di Guido Guidi.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.

I futuri noti del fascismo
Intervista a Mikkel Bolt Rasmussen, autore di Fasciocapitalismo, su “un’ideologia che ha aggiornato tanto gli strumenti quanto il fine”.
