




La fotografia di Nan Goldin
Simbiosi tra arte e vita quotidiana nell’opera della fotografa statunitense.


Campo e Ortese, nemiche amiche
Una conversazione con Monica Farnetti, curatrice dell’opera di Cristina Campo e Anna Maria Ortese.

Dieci anni di letteratura working class
Intervista ad Alberto Prunetti, autore di Amianto. Una storia operaia, un classico della letteratura indipendente degli anni Dieci.

Nuove narrazioni del lavoro
Come la presa di consapevolezza dello sfruttamento passa attraverso esperienze concrete.

Le grandi dimissioni
Abbandono o rifiuto del lavoro? Un dialogo con Francesca Coin.

La vita è un’ideologia fondata sul lavoro
Una riflessione a partire da After Work, il documentario di Erik Gandini che affronta il rapporto tra vita e lavoro.

Roland Barthes, l’incompiuto
Dagli anni della giovinezza alla morte improvvisa, un profilo dell’intellettuale francese.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.
