Natura immorale
La natura può essere una fonte di norme per la condotta umana? Dalla prefazione a Contro natura di Lorraine Daston.
L’autunno finirà
Cause e conseguenze della scomparsa di una stagione.
Dag Solstad è stufo
Personaggi vigliacchi, romanzi scoperchiati: il profilo di uno dei più grandi scrittori scandinavi viventi.
CAS, case o caserme
La questione abitativa per le persone richiedenti asilo nel nord-est, capolinea delle rotte balcaniche.
La democrazia è un armistizio
Conflitti, lobby e radicalizzazione nella politica statunitense: un estratto da Divisi.
Tutto il tempo di Georgi Gospodinov
Un’intervista allo scrittore bulgaro, vincitore del Man Booker Prize 2023.
Una nuova teoria dell’Io?
I pregiudizi che affliggono lo studio della coscienza nel nuovo libro del neuroscienziato Joseph LeDoux.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.