La festa perduta

Una riflessione sul ruolo storico dei rituali di gruppo, sulla gioia collettiva come strumento di liberazione sociale e sulla progressiva individualizzazione del piacere.

Arte e contesto in Ultimo tango a Parigi

In difesa delle femministe guastafeste che cercano di non far dimenticare come si sono posti Brando e Bertolucci con Maria Schneider per realizzare una delle scene più controverse della storia del cinema.

Il dolore delle macchine

Riflessioni intorno alla sofferenza e all’empatia sintetica delle intelligenze artificiali a partire da Guanyin di Lawrence Lek.

La Parola della Settimana

tornata

tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.

Stereotipi artificiali

“Le donne sono emotive”, “Gli uomini sono aggressivi” e altre banalità della più importante narratrice del nostro tempo: AI