Indagine sul dolore
Una riflessione a partire da Maggie Nelson.
Lo sfruttamento antropico dell’Amazzonia
Tra Brasile ed Ecuador, le politiche che minacciano il polmone del mondo ‒ e quelle che cercano di preservarlo.
Ricordare per procura
A furia di delegare all’intelligenza artificiale compiti di ogni tipo stiamo indebolendo le nostre capacità cognitive e critiche? Una riflessione sui costi e i benefici del cognitive offloading.
Che suono ha un’epoca?
Una conversazione con Valerio Mattioli.
Ciao
L’Italia Novanta di Valerio Mattioli, per non dimenticare.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.
La violenza e noi
Dal Nepal alla Palestina, passando per Charlie Kirk e Luigi Mangione, uso e consumo (mediatico) della violenza nella politica contemporanea.