




Vedere voci (e corpi) animali
Se siamo diventati sordi al mondo animale è perché ci siamo convinti che solo gli umani possano parlare. Ma l’etologia cognitiva e l’ecosemiotica rivelano un’affollata orchestra di voci intenzionali e irreplicabili, che si estende dall’aria, alla terra, agli abissi.


Morto un bosco (non) se ne fa un altro
Beni comuni e interessi privati nelle Terre d’Arneo.

Oltre la parola
Sontag, Bergman e Godard nella crisi del linguaggio.

Il lato oscuro della conservazione
Per tutelare biodiversità ed ecosistemi l’essere umano si trova nella posizione di decidere quali specie salvare e quali invece sacrificare. Ma con quale criterio? Una riflessione etica su reintroduzioni, eradicazioni e de-estinzioni di specie non-umane.

Coscienza politica, letteratura e industria
Una replica a un intervento di Christian Raimo.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.

Echi dalle rovine
La catastrofe come opportunità? Una riflessione sull’immaginario statunitense alla ricerca di contronarrazioni dell’apocalisse.
