Lo sfruttamento antropico dell’Amazzonia

Tra Brasile ed Ecuador, le politiche che minacciano il polmone del mondo ‒ e quelle che cercano di preservarlo.

Ricordare per procura

A furia di delegare all’intelligenza artificiale compiti di ogni tipo stiamo indebolendo le nostre capacità cognitive e critiche? Una riflessione sui costi e i benefici del cognitive offloading.

La violenza e noi

Dal Nepal alla Palestina, passando per Charlie Kirk e Luigi Mangione, uso e consumo (mediatico) della violenza nella politica contemporanea.

Il malato immaginato

Il confine tra salute e malattia è sempre più mobile e negoziabile. Tra canoni di bellezza, disease mongering e salute subottimale, siamo tutti pazienti potenziali in attesa di una diagnosi, e del relativo trattamento.

La Parola della Settimana

tornata

tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.

Il suono e la furia

Le analisi forensi come arte, il suono come rivelazione della violenza contro le comunità vulnerabili nell’opera di Lawrence Abu Hamdan.